giovedì 11 giugno 2009

BERLINGUER, 25 ANNI FA LA MORTE: ALEMANNO, FU UN GRANDE LEADER POPOLARE


ROMA - "Enrico Berlinguer fu un grande leader popolare e, quando morì, non a caso, venne onorato dall'allora leader del Msi Giorgio Almirante". Con queste parole il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha ricordato Enrico Berlinguer nel giorno del 25/o della sua morte. In particolare, Alemanno, ha sottolineato "il suo richiamo alla sobrietà, all'austerità come stile di vita contro il consumismo, un modo diverso di stare insieme e di mantenere la coesione sociale".

L'ELOGIO DI FINI
La questione morale deve essere ancora "un valore condiviso" tra gli schieramenti politici. Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini ricordando la figura di Enrico Berlinguer in un convegno alla Camera per il venticinquesimo anniversario della scomparsa dell'ex segretario del Pci. Nel suo discorso al convegno, che si è svolto alla presenza del capo dello Stato Giorgio Napolitano, Fini ha ricordato che fu proprio Berlinguer a "lanciare per primo il tema della questione morale". Per Berlinguer, ha aggiunto Fini, la questione morale "non fu solo l'orgogliosa rivendicazione della presunta diversità comunista, fu anche la capacità di guardare in profondità alle dinamiche in atto nella politica italiana, nel momento in cui si manifestavano le prime crepe nel rapporto di fiducia tra la politica stessa e la società". "Nella questione morale - ha proseguito il presidente della Camera - non erano presenti solo i valori della sinistra italiana, ma si esprime un più generale spirito repubblicano, quello stesso spirito che anche oggi deve rimanere come valore condiviso tra i diversi schieramenti politici". Fini ha definito Berlinguer "un leader politico capace di guardare al di là degli interessi di parte". Secondo Fini, Berlinguer "é stata centrale nella storia della Repubblica" perché "si è adoperato per la difesa e il consolidamento della democrazia in anni difficili per l'Italia". Fini ha messo in evidenza il "tentativo generoso" di sbloccare la democrazia italiana con la politica del compromesso storico, trasformano il Pci in un partito "evolutivo e moderno"ma ha posto un interrogativo: "Si apre una grande questione storica e politica: perché Berlinguer non impresse una svolta ancora più forte?". Il presidente della Camera ha concluso il suo intervento ricordando l'omaggio di Giorgio Almirante alla salma di Berlinguer, al quale seguì la visita di Giancarlo Pajetta alla camera ardente di Almirante. "Erano altri tempi e non è giusto rimpiangerli, ma è giusto serbare ammirazione per quegli uomini, e certamente per Enrico Berlinguer". Alla celebrazione sono intervenuti i principali leader del Pd: Dario Franceschini, Massimo D'Alema, Walter Veltroni, Piero Fassino. C'erano anche Achille Occhetto, Fausto Bertinotti, Dario Cossutta, Luciano Violante, Pier Ferdinando Casini e l'ex segretario della Dc Arnaldo Forlani. Presenti anche i figli di Berlinguer Bianca, Laura, Marco e Maria e il fratello Giovanni.

http://www.ansa.it/ , giovedì 11 giugno 2009

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